Un ponte di barche è un ponte che galleggia sull'acqua, formato principalmente da barche collegate l'una all'altra.
Generalmente ponti di questo tipo sono solamente temporanei, ma possono anche venire utilizzati per periodi più lunghi, dove non è conveniente andare a costruire un vero e proprio ponte a livello economico. Inoltre tali tipologie di ponti sono rimovibili per il passaggio di imbarcazioni, o anche facilmente spostabili. Infatti il ponti di barche generalmente sono trattenuti da cavi d'acciaio collegati a due argani che si trovano sulle rive e quando delle barche devono passare o il fiume si alza, i cavi d'acciaio vengono avvolti dagli argani e il ponte si apre a metá.
Furono molto utilizzati durante le guerre per attraversare i fiumi più facilmente. Spesso in questi casi i ponti di barche venivano distrutti una volta che le truppe erano passate, per non far passare altrettanto agevolmente il nemico. Potevano venire distrutti i ponti o semplicemente affondate le barche. Esempio di questo tipo di impiego fu Il ponte di barche sull'Ellesponto nelle guerre persiane .
Il ponte sullo stretto
L'opera progettata consisteva in un ponte di barche che doveva unire le due rive dell'Ellesponto, in prossimità della città di Abido (Abydos), in un punto in cui il tratto di mare si restringeva (circa 1200 metri). La sua costruzione fu voluta da Serse in persona, andando contro il consiglio fornitogli dal suo visir Artabano, che lo riteneva, al contrario, un possibile punto di debolezza della spedizione, facile bersaglio di attacchi e sabotaggi nemici. La realizzazione, affidata a ingegneri egiziani e fenici.
La motivazione precisa alla base di una simile opera non è chiara. Probabilmente Serse voleva realizzare qualcosa che conferisse prestigio ed incutesse timore grazie a uno scenografico passaggio del grande esercito imperiale.
Questa tipologia di ponti fu utilizzata ancor prima nella storia, dapprima dai cinesi e successivamente dai greci e dai romani.
Questa tipologia di ponte non è per nulla antiquata, infatti se ne costruiscono ancora oggi di nuovi, come ad esempio quello sul Po.